Le grotte dipinteQuando l'uomo di cro-magnon disegnava ... 30 000 anni fa
23 Maggio 2017

Se l’Uomo di Cro-Magnon tornasse oggi sui luoghi che ospitano la Riserva dei Monts d’Azur, non si sentirebbe poi molto spaesato. Vi ritroverebbe gran parte della fauna che era abituato a vedere e che rappresentava sulle pareti delle caverne poco prima del neolitico: il bisonte, il cavallo selvaggio, il cervo, il lupo, la lince, il camoscio… Il bisonte europeo e il cavallo di Przewalski sono senz’altro le due specie più rappresentate nell’arte parietale. Gli uomini preistorici, artisti eccezionali, ne hanno realizzato dei ritratti del tutto realistici. Per 20 000 anni, a Lascaux, a Niaux, a Chauvet, a Combe-Nègre, a Marsoulas, e in centinaia di altre grotte, l’uomo preistorico ha decorato le pareti con disegni di cavalli e di bisonti, ma anche di cervi, di stambecchi, di uri. Il nostro desiderio di ricostituire il paesaggio preistorico non si è però spinto fino alla reintroduzione di mammut, leoni e rinoceronti nella Riserva!

Grotta di Niaux (Ariège). Epoca magdaleniana (-13 000 anni)

Ecco un cavallo di Przewalski disegnato su una parete del «Salon noir» della grotta di Niaux (Pirenei), 13 000 anni fa, nel periodo magdaleniano.

Esso presenta le stesse caratteristiche dei cavalli della nostra Riserva: statura piccola, coda poco pelosa, crieniera dritta e la caratteristica macchia a forma di V appiattita sul collo. Non essendo mai stato addomesticato dall’uomo, questo equide ha dunque conservato il suo aspetto originale. La grotta di Niaux propone 29 rappresentazioni di cavalli e 54 di bisonti. Gli animali pericolosi (leoni, rinoceronti, mammut)  sono, invece, poco rappresentati. La somiglianza tra i nostri bisonti e quelli rappresentati sulle pareti di Niaux è anch’essa evidente.

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Grotta di Lascaux. Epoca magdaleniana o solutreana (tra -15 e -18 000 anni)

Anche a Lascaux, (-17 000 anni), i cavalli e i bisonti europei regnano sulle pareti. I pittori erano forse gli sciamani della tribù? Jean Clottes, esperto in studi sull’epoca preistorica, ne è fermamante convinto.

La caccia al bisonte. In uno dei disegni, un bisonte sembra perdere le interiora di fronte a un uomo sdraiato a terra. È ferito? Scena di caccia o rappresentazione allegorica?

Qui, dei cervi in fila indiana che attraversano forse un ruscello.

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Grotta Chauvet (Ardèche). Epoca aurignaziana (-30 000 anni)

I cavalli di Przewalski sono rappresentati anche sulle pareti della grotta Chauvet (Ardèche), una delle più antiche al mondo. Il carbone 14 indica che questo meraviglioso sito risale a 31 000 anni fa.

I disegni aurignaziani mostrano un’eccezionale padronanza della tecnica pittorica.

Questo bisonte dipinto nella grotta Chauvet data esattamente di 30 340 anni prima della nostra era.

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