La nostra dipendenza dalla natura Lascia che la biodiversità si esprima !

Fin dalla loro comparsa sulla terra, le società umane hanno affrontato una duplice sfida: quella di essere completamente dipendenti dalle risorse naturali e quella di appartenere a ecosistemi che forniscono i servizi ecosistemici essenziali per il loro benessere. Dobbiamo ricordare che questi ecosistemi producono instancabilmente l’acqua, l’ossigeno, il legno e le piante alimentari che consumiamo. Assorbono le inondazioni, producono gran parte delle nostre medicine, indubbiamente ospitano risorse oggi sconosciute ma indispensabili domani. Finalmente ci offrono i servizi culturali necessari per la nostra reinvenzione!

Nonostante questa dipendenza, le nostre società, in particolare quelle cosiddette industriali, si sono sviluppate dalla fine del 19 ° secolo come se non appartenessero più a questi sistemi naturali. Estraendo sempre di più per soddisfare bisogni sempre crescenti, le società umane hanno esaurito molti e troppi ecosistemi.

La modernità ci costringe a considerare che gli ambienti naturali sono diventati il bene più prezioso, a causa dei servizi ecologici essenziali forniti alle popolazioni umane.

Nel 2005, i ricercatori di tutto il mondo hanno identificato i servizi forniti dalla Natura da cui dipendiamo. La loro osservazione è chiara: non c’è bisogno umano che non provenga dalla Natura: acqua, aria, cibo, salute (il 70% dei medicinali estratti da piante “selvatiche”), suolo, foreste…

L’uomo sa estrarre, trasportare e trasformare le materie prime. Ma non è in grado di crearli!

L’umanità dipende direttamente dalla resilienza e dal corretto funzionamento di questi ecosistemi, nonché dalla qualità e dalla quantità dei beni e dei servizi naturali risultanti. Ecco perché è giunto il momento di prendere sul serio le traiettorie e lo stato di “salute” del nostro patrimonio naturale.

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LE ZONE FORESTALI Curate da giardinieri molto pelosi...

Gli alberi possono essere classificati in due grandi categorie : latifoglie e conifere. Le loro caratteristiche permettono di distinguerli. Gli uni si nutrono grazie alla loro linfa, gli altri grazie alla resina ; gli uni perdono le foglie in inverno (sono a foglie caduche), gli altri le conservano (sono sempreverdi).

Le due categorie di alberi differiscono inoltre per la struttura sociale. Quando viene a crearsi una foresta, gli individui sono, per la maggior parte, in competizione, ma possono generare una strategia comune di sviluppo, soprattutto le latifoglie.

La forma e la struttura della corona sono determinate dalla competizione orizzontale e verticale tra alberi. Le conifere cercano di guadagnare spazio in altezza per tentare di disporre dei migliori raggi luminosi. Partecipano dunque ad una competizione in verticale. Le latifoglie, invece, hanno una predisposizione a competere all’orizzontale e tendono ad occupare lo spazio in larghezza !

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Gli Ambienti Acquatici : 3 zone umide ricostituite Una necessità per diversificare gli habitat

Uno dei fattori climatici più importanti è la pluviometria : l’acqua costituisce al contempo un elemento indispensabile allo sviluppo degli esseri viventi animali e vegetali. È inoltre un habitat eccezionale, nel quale si incontra una grandissima varietà di specie. Solo in Francia metropolitana, un terzo delle 277 specie conosciute di uccelli nidificatori è infeudata negli ambienti acquatici (O. Cizel, Protection et gestion des espaces humides et aquatiques, 2010).

La condensazione e l’evaporazione sono i processi chiave del ciclo dell’acqua, fonte di ogni vita, compresa la nostra.

Le zone umide sono indispensabili al buon funzionamento degli ecosistemi per almeno 3 ragioni :

  • Con la loro azione di tamponamento delle grandi alluvioni, si comportano come vere e proprie spugne, immagazzinando nei periodi invernali l’acqua in eccesso che rilasciano nei periodi di siccità.
  • Sono dei filtri naturali dal forte potere di depurazione, che le tecniche più moderne faticano ad eguagliare.
  • Sono fonti di approvvigionamento d’acqua delle zone aride.
  • Sono un vero e proprio albergo per la biodiversità : sono un luogo di nidificazione per l’avifauna e di deposizione delle uova per gli insetti, in particolare gli odonati, e un habitat naturale per gli organismi acquatici…
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Ambienti aperti Lassù o con i piedi per terra …

Questi ambienti sono caratterizzati dall’assenza o dalla rarità di coperture vegetali di grandi dimensioni, alberi e arbusti.

Sono ambienti diversificati : ovviamente praterie ma anche lande, rocce, falesie che rappresentano un biotopo specifico per una parte della fauna e della flora.

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